Leo Lionni e Minimondi

Sabato scorso 14 febbraio ha inaugurato a Parma una grande retrospettiva sull’arte di Leo Lionni: “Dai libri per bambini alle sculture in bronzo, dalle fotografie ai dipinti, dai lavori di grafica ai cortometraggi d’animazione realizzati insieme con Giulio Gianini…”.

Leo Lionni Immaginario Esemplare
Parma, Galleria San Ludovico
Dal 14 febbraio al 15 marzo.
Orario: 10-13/ 16-19, chiuso il martedì.

lionniLeo Lionni  “The mice threw confetti†(New York: Knopf, 1989)

La mostra fa parte del Festival di letteratura e illustrazione per ragazzi MINIMONDI.
Scopri il programma.

minimondi


Il mio primo libro: Eva Montanari

Ho chiesto a diversi illustratori già affermati di raccontarci l’esperienza del loro “primo libro”. Come hanno preso contatto con gli editori? Che problemi hanno avuto? Quali emozioni? Spero che questi racconti aiutino chi vuole intraprendere questa coloratissima strada. Ecco la prima storia…

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Eva Montanari, Pollicina, 1999

EVA MONTANARI racconta:
Diciamo che è andata così:
Qualche mese prima degli esami finali dell’Istituto Europeo di Design di Milano, armata dell’entusiasmo dei miei 22 anni e della cartellina che conteneva le maquettes dei 2 progetti libro che stavo preparando per la “tesi” ho preso il treno per Torino: destinazione Fiera del Libro.
Qui mi sono imbattuta in una piccola casa editrice Italiana, di cui avevo già notato gli albi alla Libreria dei Ragazzi di Roberto Denti. Alcuni erano realizzati da autori o illustratori che apprezzavo, albi cartonati in anni in cui (1999), l’editoria Italiana produceva ben poche cose interessanti. L’editore ha guardato il mio portfolio e i progetti con attenzione, e purtroppo si è dimostrato molto interessato.

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Eva Montanari, Piccola tigre, 1999

Sono tornata a casa raggiante, l’idea di poter pubblicare le mie storie e i miei disegni forse non era solo un sogno!
L’editore mi chiamò telefonicamente per i primi accordi, e quelle prime telefonate, testimoni di un interesse per il mio lavoro, mi riempirono di adrenalinica euforia. A qualcuno, un editore, interessava qualcosa che fino a quel momento, sembrava essere interessante solo per me che l’avevo prodotto.
In breve abbiamo stabilito una scadenza per la consegna del lavoro. Gli esami sono passati e libera di quest’ultima incombenza ho accuratamente impacchettato tutte le illustrazioni originali dei miei due libri e le ho spedite alla casa editrice. Prima di me avevano pubblicato con l’editore alcuni grandi nomi dell’editoria Italiana.
Io non avevo ancora in mano nessun contratto, ma cosa importava, loro mi pubblicavano due libri!
E anche quando, solo in seguito, ce l’ho avuto, è comunque importato ben poco.

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Eva Montanari, Coda di drago, 1999

Di questo mi sono resa conto durante i tempi dilatati necessari all’editoria per stampare e far arrivare a casa i primi rendiconti di diritti d’autore (non si parlava assolutamente di anticipi!), tempi in cui ho avuto occasione di incontrare diverse personalità che avevano collaborato o prestato servizi alla suddetta casa editrice: illustratori, autori, stampatori… A nessuno di loro era mai stata pagata una lira, i miei miseri due libri erano economicamente ben poca cosa in confronto a chi aveva stampato migliaia di pagine in quadricromia gratis.
Per me, la cosa peggiore non fu nemmeno ricevere la risposta positiva di un altro Editore a cui avevo mandato i progetti per posta prima di andare a Torino e sentirmi rispondergli che i libri erano già stato pubblicati.
La cosa peggiore fu non riavere più i miei disegni originali, non averli all’inizio disponibili per mostre, concorsi etc… E non averli più adesso.

L’esperienza che ho avuto praticamente in contemporanea, è stata quella di imbattermi, con nella cartellina tutte le illustrazioni originali di una “Pollicina” che avevo realizzato per un progetto scolastico, in una casa Editrice di Taiwan abbastanza sconosciuta e con una gran fretta di lanciare sul mercato una collana di classici.

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Eva Montanari, Pollicina, 1999

Anche se “serietà†era anche per loro un concetto piuttosto misterioso, per fortuna il lavoro è stato retribuito.
Ma anche in questa occasione mi sono ritrovata a firmare un contratto in cui cedevo tutte le mie illustrazioni originali. Non aggiungo commenti sulla mia attuale attenzione e cura nel visionare tutti i punti dei contratti e neanche considerazioni su presunte onestà e serietà in un settore che si ritiene generalmente popolato solo da chi ci si “infilaâ€per passione.
Non credo che queste mie due prime, tragicomiche esperienze necessitino chiose. Ma per inguaribile ottimismo, rilevo la nota positiva data dall’emozione che solo un primo libro pubblicato può dare e che come in tutte le prime volte della vita, dev’essere stata causa della mia felice avventatezza.


Topi Vincitori

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ABC cercasi, di Gwénola Carrère, Topipittori edizioni 2008

ABC cercasi di Gwénola Carrère edito dai Topi Pittori e Dans moi di Alex Cousseau e Kitty Crowther, Memo éditions (pubblicato in Italia dai Topi Pittori col titolo: Dentro me) hanno vinto il prestigiosissimo Premio Internazionale CJ Picture Book Awards International Competition.

I libri partecipanti da tutto il mondo sono stati 694, gli editori 145. Fra i cento volumi selezionati ed esposti al pubblico, nel corso del CJ Picture Book Festival, presso il Sungkok Art Museum di Seoul (21gennaio al primo marzo 2009): Che cos’è un bambino di Beatrice Alemagna, C’era un ramo di Giovanna e Francesca Zoboli, Velluto. Storia di un ladro di Silvana D’Angelo e Antonio Marinoni, Il signor Nessuno di Joanna Concejo.

Vive congratulazioni ai Topi Pittori, che dopo neppure 4 anni dall’apertura della loro casa editrice sono sulle vette dell’illustrazione internazionale! Un successo più che meritato.

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Dans moi, Alex Cousseau e Kitty Crowther, Memo éditions

Riflessi e Ombre di Saul Steinberg

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Leggendo questo meraviglioso piccolo viaggio autobiografico di Saul Steinberg ho messo a fuoco finalmente cosa distingue il movimento creativo che porta ad essere un illustratore piuttosto che un pittore. I pittori vedono il mondo attraverso il “sentire”, che sia un sentire sensoriale o emotivo, quello che il pittore cerca è una sintesi emotiva. Il pittore desidera fissare la complessità del mondo, filtrarla negli alambicchi dell’anima e nel prisma dei colori per restituirla perfetta da guardare, come una farfalla ferita da uno spillo.
L’illustratore invece, quello che desidera è il racconto del mondo, la sua trama di rimandi e associazioni. Sta seduto alla finestra degli occhi e ascolta; non vuole sapere come andrà a finire. Se viaggiando su un treno si ritrova accanto una figura di donna che dorme, illuminata e bellissima, non avrà voglia di ritrarla, ma  di sapere da che stazione è partita. E, se lo scrittore vorrà sapere il nome della stazione, l’illustratore si chiede quante palme aveva, se le panchine erano in pietra o legno, se il sole ci batteva su ripido o di sbieco, quanto era lunga, nella sera imminente, l’ombra della donna.

Riflessi e Ombre, anche senza illustrazioni, è uno stupendo libro illustrato. Mi ha toccata così tanto scoprire che dopo l’espatrio dalla Romania per studiare a Milano, dopo la difficile fuga dal fascismo e dalle leggi razziali, l’esilio in America, Steinberg non abbia mai voluto, né finta la guerra né dopo, ritornare nella sua terra natale:

“Non ho voluto, così come non voglio rivedere la Romania: sono posti che non appartengono alla geografia ma al tempo. (…) Certe cose bisogna lasciarle in pace, così come sono: col passare del tempo diventano la mitologia della nostra vita”.
Saul Steinberg


Ateliers d’illustrazione a Parigi (2009)

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Sergio Mora

Ciclo di formazione: Tour d’Europe de l’album (Montreuil, dal 9 febbraio al 10 aprile).
Leggi il programma.

Dal 9 febbraio al 10 aprile 2009 il salone del libro di Montreuil organizza delle giornate di riflessione/studio sull’illustrazione in compagnia dei più grandi illustratori europei. Sono state scelte cinque nazioni, e per ognuna è stato scelto un illustratore affermato e uno meno conosciuto, per un confronto ancora più ricco:  Sergio Mora, Isidro Ferrer (Spagna) Roberto Innocenti, Fabian Negrin (Italia) Kveta Pacovska, Dagmar Urbankova (Repubblica Ceca), Oyvind Torseter, Akin Düzakin (Norvegia), Carll Cneut, Pieter Goudesaboos (Belgio). L’iscrizione ad ogni giornata non è gratuita e ha un tetto di 25 partecipanti.

Due giornata di studi saranno dedicate invece all’Europa: Si può parlare di patrimonio europeo del racconto per l’infanzia e dell’illustrazione? Rispondono professori di storia, letterati e filosofi…
Leggi il programma.


Blog (di nuovo!) in pausa.

Scusatemi infinitamente, sono di nuovo in viaggio. Ci ritroviamo i primi di febbraio.
1000 sorry, I’m back on a trip. I’ll be back for the first days of february.
Anna

settembre