I corsi di illustrazione Teatrio 2011

Ecco i corsi dell’Associazione Teatrio 2011, per informazioni scrivete a: info(at)teatrio.com o chiamate lo 0039/041 2417364.
Gli artisti che seguiranno i corsi sono i seguenti:

– ADELCHI GALLONI 22 – 27 LUGLIO 2011
Individuare la propria cifra grafica, prendere conoscenza dei mezzi e delle tecniche “del mestiereâ€
– EMILA SIRAKOVA 29 LUGLIO – 03 AGOSTO 2011

Pittura, fondamenti del disegno, linee, punti e ombre.
– YUKO SHIMIZU 06 – 11 AGOSTO 2011

Insegna il lavoro dell’Illustratore principalmente nel mercato del Nord America
– ALICE OLIMPIA ATTANASIO 12 – 17 AGOSTO 2011

Pittura  che si snoda tra realtà onirica e realtà quotidiana.


Corsi illustrazione e scrittura Cactus Studio

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Per avere il programma cliccate qui su www.cactustudio.com/estate d’artista


Sono scappate da un libro!

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Concorso CJ, Corea, è arrivato il bando!

Questo è un concorso da non perdere assolutamente! E’ una vetrina eccezionale.
SCADENZA: 31 ottobre 2011

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Due sezioni:
Sezione ILLUSTRATORI
Con tutta la mia buona volontà, quest’anno non sono riuscita a capire niente del bando. Sembra ci sia una nuova sezione per OPERE INEDITE; ma poi si chiede solo di inviare tre illustrazioni, come gli anni scorsi (e il testo?). Ditemi se c’è qualcosa di nuovo o se, come gli anni scorsi, è un concorso per tre immagini collegate da uno stesso soggetto/tema, che poi potranno trasformarsi in libro se un editore lo vuole.
– QUI IL REGOLAMENTO IN INGLESE
– QUI IL REGOLAMENTO IN FRANCESE
– QUI IL REGOLAMENTO IN SPAGNOLO

Sezione NUOVE PUBBLICAZIONI
Concorso per albi pubblicati dopo il 2009, e concorso per albi fotografici pubblicati dopo il 2011 e per opere inedite.
– QUI IL REGOLAMENTO in FRANCESE
NOTA BENE: nel sito in francese c’è una sezione dedicata alle OPERE INEDITE (ma già sotto contratto?).
– QUI IL REGOLAMENTO IN SPAGNOLO
NOTA BENE
: nel sito in spagnolo c’è una nota relativa a una sezione del concorso specifica per LIBRI ILLUSTRATI CON LA FOTOGRAFIA, ma non ritrovo la nota nelle altre sezioni…(?). I libri fotografici devono essere stati pubblicati dopo il 2011.
– QUI IL REGOLAMENTO IN INGLESE: nella sezione inglese si pubblicizza la sezione del concorso relativa a tutti i libri pubblicati dopo il 2009.

Non ho capito se le sezioni sono trasversali o indirizzate ai libri nell’idioma della lingua usata per descrivere il concorso. Chi sa qualcosa di più preciso è pregato di aggiornare il post con un commento. Grazie mille


Concorso Tapirulan, settima edizione

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L’Associazione Tapirulan con il patrocinio del Centro Fumetto Andrea Pazienza, dell’Associazione Illustratori di Sàrmede – Paese della fiaba e con la collaborazione del Comune di Cremona e del quotidiano La Provincia, bandisce la settima edizione del concorso per illustratori.

Finalità del concorso è quella di selezionare i quaranta autori che saranno protagonisti della mostra «Gli illustratori di Tapirulan», a Cremona dal 3 dicembre 2011 al 29 gennaio 2012. Dopo Tony Wolf, Milo Manara, Silver, Sergio Toppi e Guido Scarabattolo la giuria del premio passa sotto la direzione di un altro nome illustre dell’illustrazione: Roberto Innocenti. Le quaranta illustrazioni selezionate dalla giuria, verranno pubblicate sul catalogo della mostra e dodici di queste anche sul Calendario Duemila12 di Tapirulan. Durante l’inaugurazione della mostra verrà assegnato il primo premio di 1000 euro. Un ulteriore premio di 300 euro verrà assegnato all’autore dell’opera più votata dagli utenti del sito www.tapirulan.it.
Si può partecipare al concorso inviando un’opera di formato quadrato (dimensioni minime 25×25 cm, massime 40×40 cm) entro il 23 settembre 2011. E si può partecipare anche con immagini digitali, che possono essere spedite attraverso lo specifico form sul sitowww.tapirulan.it/concorso-calendario dove si possono trovare anche tutte le informazioni e i dettagli sul concorso.
Il tema del concorso è “Privacyâ€: per chi vuole interpretare in immagini emozioni segrete, pensieri inconfessabili, vizi privati e pubbliche virtù. Insomma, il diritto alla riservatezza che si scontra con l’irrefrenabile curiosità…


Sergio Ruzzier, 7 domande

Sette domande a Sergio Ruzzier, un illustratore italiano emigrato a New York molti anni fa. Il suo universo rassicurante e divertente, nasconde raffinatissimi giochi di fantasia. In America i suoi libri hanno incontrato il successo, tanto che Sergio è stato invitato a casa di Maurice Sendak per un mese di ricerca, sperimentazione e lavoro.
Sergio cura anche un bellissimo blog sull’illustrazione d’oltreoceano: Sergio Ruzzier, a picture book blog.

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“Why Mole Shouted”,  Lore Segal e Sergio Ruzzier, Farrar, Straus and Giroux, 2004

Illustrare è…?
Un cucciolo caldo. Almeno, sarebbe bello se lo fosse sempre. A volte provo un senso di profondo benessere quando disegno e soprattutto quando passo a china o coloro le mie tavole, seduto alla mia scrivania.

Quale è il tuo rapporto con il colore/la linea/la carta?
Partirei dalla linea. Mi ricordo, da ragazzino, l’emozione delle prime volte che ho usato il pennino con la china. Capire come fare a ottenere una linea più spessa o più fine, come modularla, come fare le curve, come non macchiare…  Veneravo i fumetti di Schulz, di Segar, di Herriman, e l’idea di trovare un modo mio di usare il pennino mi appassionava molto. Direi che è stato uno dei miei più grandi intimi successi.

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Sergio Ruzzier

Al colore sono arrivato molto più tardi, verso i diciott’anni. Raccontavo a me stesso che il mio ideale era il bianco e nero, ma in realtà avevo molta paura di affrontare il problema. Poi, un giorno, mi sono forzato e ho comprato una dozzina di mezzi godet e ho imparato a usare gli acquarelli, che mi danno grandi soddisfazioni.
Per la carta, soprattutto la carta vecchia, ho una grande passione, ma per quanto riguarda i miei disegni, alla fine uso sempre la stessa Arches ruvida da piu’ di vent’anni, che è perfetta sia per il tratto sia per la pennellata.

Quale è il tuo rapporto con i limiti della pagina (o doppia pagina) del libro?

Devo dire che la composizione dell’immagine mi viene abbastanza facilmente, anche perché il mio modo di impaginare è piuttosto tradizionale, senza grandi sperimentazioni.
Di solito preferisco avere un qualche tipo di bordo, di cornicetta attorno ai miei disegni. Non amo particolarmente le immagini al vivo, nei miei libri, anche se a volte se ne ha il bisogno, o almeno così mi dicono i miei editori.

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“The Room of Wonders”,  Sergio Ruzzier, FSG, 2006

Nella tua opera, quale è il tuo rapporto con la realtà?
Non sono sicuro. In genere, rimango piuttosto distaccato dalla realtà, per quanto possibile.

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“Gli Uccelli”, Sergio Ruzzier, Despina, 2002

Nella tua opera, quale è il tuo rapporto col tempo?
Butto sempre via un sacco di tempo. Cerco sempre qualche scusa per non cominciare un nuovo progetto o il prossimo disegno. Rimando. Per qualche motivo, alla fine riesco sempre a completare il lavoro, in genere in tempo. Non so bene cosa ne faccia del tempo che perdo.

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“The Life of an Artist” disegni e storia di Sergio Ruzzier,  su “Blab!”, 2010

O mi chiedevi del tempo all’interno delle mie storie? Da quel punto di vista, mi piace che ogni libro abbia un ritmo diverso. O che lo stesso libro abbia ritmi diversi a seconda di chi lo legge. Ma non ci penso troppo, al ritmo o al tempo, quando sto scrivendo o disegnando.

Illustrazione e parola: quale dovrebbe essere la loro relazione ideale?
L’illustrazione dovrebbe raccontare una storia in qualche modo diversa da quella raccontata dalla parola. Se no, il tutto può risultare piuttosto noioso.

Se dovessi riassumere in una frase quello che hai cercato attraverso il tuo lavoro durante tutta la tua carriera? E domani?
Il complimento che mi fa più piacere è quando mi dicono che coi miei disegni ho creato un universo originale, personale. Non credo di averlo fatto consciamente, ma è una bella cosa da sentirsi dire.

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“Tweak Tweak”, scritto da Eve Bunting e illustrato da Sergio Ruzzier, Clarion, 2011

In futuro vorrei riuscire a sviluppare una particolare idea che ho in testa da qualche tempo.  Sono stato invitato da Maurice Sendak a passare un mese da lui, in Connecticut, il prossimo autunno, per lavorare a quello che voglio, e forse quella sarà l’occasione giusta.

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“Amandina”, Sergio Ruzzier, Neal Porter Books/Roaring Brook Press, 2008