Miguel Pang: 30 days drawing NY

6 Ottobre, 2016
miguel4Miguel Pang, 30 days drawing NY
Miguel Pang, 30 days drawing NY
miguel3Miguel Pang, 30 days drawing NY

Miguel Pang, al quale questo blog aveva dedicato un Mano a Mano, è a New York per una performance:
30 days drawing NY.
Ha disegnato la città per un mese. L’esibizione dei lavori ha avuto luogo il 3 ottobre presso Con Artist Collective Gallery, 119 Ludlow st. NY.
Disegnare New York, dicono, è una delle sfide più grandi per un artista. Chi è stato in questa città sublime può immaginare perché. È tutta luce. Luce e spazio. Silenzi, suoni, luce e spazio. Prima di vedere i disegni di Miguel avevo solo in mente e nel cuore la New York di Georgia O’keeffe e alcune righe di Kafka. Ora per me ci sarà la New York della O’Keeffe, la New York onirica di Kafka (che la ritrasse a parole senza averla mai vista)  e quella di Miguel Pang.
Spero che questi disegni vengano raccolti in un libro.

Ma quello che nella città natale di Karl sarebbe stato il punto di vista più alto, qui lasciava vedere soltanto il panorama di una strada che correva dritta tra due file di case dai tetti letteralmente tronchi e quindi si perdeva come in fuga in lontananza, dove da una spessa foschia si ergevano immense le forme di una cattedrale. E la mattina come la sera e nei sogni della notte su questa strada si svolgeva un traffico sempre più incalzante che, visto dall’alto, si configurava come un’accozzaglia, di volta in volta diversa, di figure umane distorte e di tetti di veicoli d’ogni specie, da cui a sua volta si levava un’altra accozzaglia, ancora più caotica e complessa, di rumori, polvere e odori, e tutto questo era investito e pervaso da una luce possente, che sempre era infranta, allontanata e poi subito riportata dalla moltitudine degli oggetti, e l’insieme, all’occhio confuso, appariva di concretezza tale, come se al di sopra della strada venisse spezzata ad ogni momento con estrema forza una lastra di vetro che ricopriva il tutto.

America, Franz Kafka, 1911-14, romanzo incompiuto, pubblicato postumo nel 1927

Miguel Pang, 30 days drawing NY
Miguel Pang, 30 days drawing NY
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miguel_pangMiguel Pang

5 Risposte per “Miguel Pang: 30 days drawing NY”

  1. 1 monica
    6 Ottobre, 2016 at 17:16

    Sono magnifici!!! ma sei a new york e li vedi dal vivo?un saluto affettuoso, m.

  2. 2 Anna Castagnoli
    6 Ottobre, 2016 at 17:19

    Magari, Monica! No. Ma posso vedere quelli che fa a Barcellona. :)
    Prossimamente credo terrà un corso sull’improvvisazione all’acquarello. Vi tengo aggiornati. Io non mancherò.

  3. 3 Nahuel
    19 Ottobre, 2016 at 4:40

    Bellissimi!
    non esistono coincidenze Anna! ahahaha
    è un progetto nel quale senza dubbio mi imbatterò anch’io prima o poi. ;)
    sono stupendi. mi si riempe il cuore a guardarli. acquarello dunque? mi chiedevo appunto cosa avesse usato, se fosse acquarello o ecoline data la brillantezza di alcuni colori. veramente veramente belli. vivi. :)

  4. 4 Anna Castagnoli
    20 Ottobre, 2016 at 12:33

    Solo acquarello Nahuel!
    Miguel usa far seccare gli acquarelli in tubo dopo averli messi in una scatolina da acquarello, poi usa quelli.
    C’è una marca che ora non ricordo che ha colori così. La cerco e poi ti dico.

  5. 5 Nahuel
    25 Ottobre, 2016 at 13:01

    ok, sì ho guardato alla fine del video di ‘mano a mano’ e vi son scritti i 3 che usa: rembrandt, schmincke e old holland. e ci credo costino così tanto, sono eccellenti. non ho ben capito però in che modo li fa seccare, perdonami. li mette nella scatola da acquarello e poi, aperta? la inserisce in un tubo?