Tesori dalla Fiera di Bologna: Kim Seung-Youn

20 Aprile, 2016

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L’ho scoperto in fiera, per poi scoprire che era già stato pubblicato nel 2013 da Didier Jeunesse con il titolo: La jeune fille à la laine.
Lo ha scritto e illustrato l’illustratrice coreana Kim Seung-Youn.
Il libro inizia come una fiaba, con una mamma che mangia una pesca e rimane incinta. Un seme di pesca le è andato per traverso e la bambina che nasce non parla.
Una sera la mamma si mette a fare la maglia e spiega alla bambina che con la lana si può fare tutto quello che si desidera. La bambina per la prima volta esclama: «Lalènne ! Lalènne!». E da quel giorno tutti la chiamano ‘Lalènne’.
Lalènne con la lana cerca di fare un papà.
Poi cresce e apre un negozio di maglieria.
Questa è, all’incirca, la storia. Me l’ha spiegata in Fiera una gentilissima (e pazientissima) agente coreana , ma non ho capito bene tutto.

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Benché lo stile di Kim Seung-Youn abbia una nota leziosa che non è troppo sulle mie corde, il libro mi ha conquistata dal primo istante.
Mi piacciono in particolare tre cose.
– La delicatissima paletta cromatica.
– Il rapporto con lo spazio bianco e la geometria composta delle forme. Kim Seung-Youn reinterpreta, in chiave moderna, il gusto dell’illustrazione d’avanguardia russa e tedesca dei primi del ‘900.
-Il fatto che la bambina cresce nelle immagini. La si può osservare neonata, bambina e poi ragazza.

Sull’affascinante tema di un padre assente che si vorrebbe ricreare non posso dire nulla perché non ho capito del tutto la storia. Aspetto di leggerla in francese.

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