Mano a Mano N5: Simone Rea
23 Marzo, 2015Disegnare significa avere pazienza. Un tratto, poi un tratto, poi un tratto. Si cambia matita. Un altro tratto. Si cancella. Un altro tratto. Come sul retro di un telaio, non si capisce ancora nulla della forma finale. La mano di Simone Rea continua imperturbabile, come una spoletta.
Testura, tessitura e testo hanno la stessa radice etimologica.
Trama: tessitura monotona di un disegno che solo quando l’ultimo filo sarà annodato rivelerà tutto il suo splendore.
Simone Rea racconta della sua biografia:
All’età di tre anni ho iniziato a disegnare e non ho più smesso. Ho frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma e vari corsi di illustrazione. I riconoscimenti ai quali sono più legato, grazie ai quali ho potuto farmi notare sono:
La selezione per la mostra “Figures Futur” 2006 a Montreuil (Parigi).
Il premio “The Plaque of the BIB 2011” nell’ambito della biennale di illustrazione di Bratislava.
Il secondo premio ad “Ilustrarte 2012” (Biennale di illustrazione a Lisbona).
E le tre selezioni nella mostra illustratori di Bologna (2008-2011-2015).
Al momento collaboro con varie case editrici, tra le altre: Topipittori, A Buen Paso, Rizzoli, Franco Cosimo Panini, Cambourakis, Mondadori, Eli, Else Edizioni.