Hasenbuch, 1908: restate senza fiato!

5 Novembre, 2012

 

The Rabbit Book di K. F. E. Von Freyhold

Hasenbuch
Illustrazioni di K. F. E. von Freyhold per una raccolta di non-sense di Christian Morgenstern. Germania, 1908

Grazie a 50watts.

Hasenbuch
Christian Morgenstern e KFE. von Freyhold
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16 Risposte per “Hasenbuch, 1908: restate senza fiato!”

  1. 1 paolo
    5 Novembre, 2012 at 21:50

    Se proprio avete perso la testa, sappiate che questo libro è ancora in catalogo:
    editore Manuscriptum Verlagsbuch
    ISBN 9783937801162
    un vero gioiello per sette euro e novantacinque (+ spese di spedizione)

  2. 2 Anna Castagnoli
    5 Novembre, 2012 at 23:48

    Ma non avevo messo il link in fondo alla pagina? E’ così invisibile? Su Amazon me lo dà a 7,34. Ma forse tu parli di un’altra copia?

  3. 3 Anna Castagnoli
    5 Novembre, 2012 at 23:48

    Comunque lo compro. E’ troppo bello.

  4. 4 paolo
    6 Novembre, 2012 at 9:00

    Oops, sono io che non l’avevo visto.
    Scusate.
    Avviso ai naviganti:le copie dell’edizione originale si scambiano per due mesi di affitto (o un biglietto aereo per il Brasile)

  5. 5 Anna Castagnoli
    6 Novembre, 2012 at 12:35

    Cioè, tu hai una copia orignale del libro?
    Due mesi a Barcellona?

  6. 6 monica m.
    6 Novembre, 2012 at 12:58

    che bello! Grazie! Anche io me lo compro!

  7. 7 Anna Castagnoli
    6 Novembre, 2012 at 13:10

    Usate il link di amazon per comprarlo, he amazon mi regala il 10%! Grazie :)
    http://www.amazon.it/gp/product/3937801162?ie=UTF8&tag=httpwwwlefigu-21&linkCode=xm2&camp=3370&creativeASIN=3937801162

  8. 8 paolo
    6 Novembre, 2012 at 13:40

    No, Anna, era un’informazione generale sul prezzo di questo tesoro nel mercato antiquario: Inutile pensare di averlo per meno di 1000 euro. Che equivalgono, più o meno, a due mesi d’affitto, un biglietto per il Brasile o il tagliando della BMW (a seconda di chi sei e di come spendi i tuoi soldi).

  9. 9 Anna Castagnoli
    6 Novembre, 2012 at 13:45

    Ma lo conoscevi già o per una volta ti ho fatto scoprire un libro io?

  10. 10 simoff47
    6 Novembre, 2012 at 13:54

    ma…è un libro animato :-) bellissimo… permette di raccontare e inventare storie a piacimento…

  11. 11 ph
    7 Novembre, 2012 at 1:15

    meraviglia

  12. 12 paolo
    7 Novembre, 2012 at 12:04

    Anna, lo avevo già visto, ma sei stata tu a farmelo guardare, adesso.
    La cosa che più mi colpisce è la disinvoltura e l’energia con cui Freyhold usa l’acquerello. Siamo abituati a un acquerello esangue e “poetico” da generazioni di Zwerger eccetera (alle quali generazioni nulla voglio togliere) e, invece, qui capisco che si può usare quello strumento (non semplice tecnica, ma strumento narrativo) in un modo completamente diverso. E che la tecnologia produttiva ha avuto un’influenza determinante nell’evoluzione dell’acquerello verso la perdita di forza.

  13. 13 Anna Castagnoli
    7 Novembre, 2012 at 12:53

    “E che la tecnologia produttiva ha avuto un’influenza determinante nell’evoluzione dell’acquerello verso la perdita di forza.”

    Ci puoi spiegare meglio?

  14. 14 paolo
    7 Novembre, 2012 at 16:19

    Mi spiego: nel 1908 la possibilità di riproduzione del colore era molto limitata e l’originale veniva trasferito su lastra (pietra in questo caso) con procedimenti piuttosto grossolani e manuali (cromolitografia). Con lo sviluppo delle tecniche di fotoriproduzione, e delle tecniche di stampa indiretta (litografia offset) e poi con la digitalizzazione, la possibilità di riprodurre le sfumature più infinitesimali di colore hanno portato l’acquerellista (almeno così pare a me) a sacrificare la potenza a vantaggio della morbidezza dei toni. Questo ha un po’ relegato l’acquerello nell’ambito del poetico.
    Mi piacerebbe che qualcuno riscoprisse questo acquerello energico: sarebbe interessante vedere che cosa ne potrebbe venir fuori.
    Anna, non viene in mente anche a te qualcuno a caso a cui proporre qualche sperimentazione?

  15. 15 Anna Castagnoli
    7 Novembre, 2012 at 16:27

    Grazie Paolo.
    Interessante il rapporto rirpoduzione-tecniche, potresti farci un post e regalarmelo.

    Non so. A te chi verrebbe in mente? A me vengono subito in mente illustratori già energici con le tinte piatte come Blexbolex o Ana Ventura.

  16. 16 paolo
    7 Novembre, 2012 at 17:52

    A me, così, istintivamente, vengono in mente Antonella Abbatiello, visto che è un’acquerellista provetta, ma si è anche cimentata magistralmente con le tinte piatte e i colori intensi con l’Alfabeto delle fiabe (collage). Anche se sarebbe strano parlare con lei di acquerelli, dopo che per anni le abbiamo detto che se voleva lavorare con noi doveva fare qualcosa di diverso. O Massimo Caccia, che fa un acrilico che sembra digitale e ha una precisione di segno impressionante. ma credo che per lui sarebbe un investimento enorme nell’apprendimento di una tecnica nuova. E poi, tutto sommato, questi sono pensieri a ruota libera e possiamo metterci dentro qualsiasi nome.
    Va bene, ti faccio il post (ma dammi un po’ di tempo). in cambio, tu me lo fai un post per il blog dei Topi? Ho una mezza idea in testa, ma ne parliamo in privato. Sennò che sorpresa sarebbe?