Quando gli artisti contemporanei interpretano le fiabe, 1
17 Novembre, 2011Kiki Smith, “Pool of Tears 2 (After Lewis Carroll), Moma Museum
Pochi giorni fa ho pubblicato la versione italiana del mio articolo sulle fiabe e la loro relazione con l’immagine, che ho scritto per l’ultimo numero della rivista Hors Cadre[s]. Mi è poi venuta voglia di esplorare come l’arte contemporanea si sia relazionata alle fiabe. Di alcuni artisti conoscevo già le fiabe trattate (Kiki Smith: Cappuccetto Rosso e Alice, Pat Andrea: Alice, David Hockney: le fiabe dei Grimm), altri li ho scovati navigando. Mi sembra che in questi lavori così potenti manchi quel “limite” che è, a volte, l’illustrare per bambini: questo permette a certi artisti di accostarsi a quel nucleo incandescente, primigenio, che abita le fiabe e di farlo vibrare nella sua ragion d’essere, fuori dai cliché narrativi dell’illustrazione classica. E se provassimo anche noi illustratori a spingerci… un po’ più in là ?
Come Away from Her, Kiki Smith, 2003, Brooklyn Museum, Gift of the Prints and Photographs Council
Kiki Smith, Born, 2002. Crediti: Moma Museum
Kiki Smith, Companion, 2000, Edito e stampato da The LeRoy Neiman Center for Print Studies, Columbia University, New York
Kiki Smith, Rapture, 2001
Kiki Smith, Wearing the skin, 2002
Sarah Moon, Little Riding hood
Sarah Moon, Little Riding hood
Edgar Tytgat . Dal blog At Swim Two Birds
Edgar Tytgat, Dal blog At Swim Two Birds
Yoshimoto Nara, Little Red Riding Hood, Moma collection
David Hockney, Grimm’s Fairy Tales 1969
David Hockney, Grimm’s Fairy Tales 1969
David Hockney, Grimm’s Fairy Tales 1969
David Hockney, Grimms’ Fairy Tales 1969
David Hockney, Grimms’ Fairy Tales 1969
William Wegman, Little riding hood
William Wegman, Hansel and Gretel
Annelies Å trba, Nyima
Annelies Å trba, Nyima 156
Annelies Å trba, Nyima 271, 2006
Maurizio Cattelan, i musicanti di Brema, 1995
Dina Goldstein, da Fallen Princesses
Adela Leibowitz, Blackwell, 2007, Holster Projects, London
Marcelle Hanselaar, Through the Looking Glass © Marcelle Hanselaar, fiabe ucraine
Francesca Woodman, Senza titolo
Pat Andrea, Alice in the wonderland
Pat Andrea, Alice in the wonderland
Pat Andrea, Alice in the wonderland
Pat Andrea, Alice in the wonderland
Segue… Vai alla parte 2
17 Novembre, 2011 at 9:53
wau! Kiki e gli altri, sono questi tra i miei artisti preferiti, forse proprio perché si sono cimentati con le favole.
grazie!
17 Novembre, 2011 at 9:54
Salve Anna,
Ti posso suggerire Marc Chagall con le litografie su “Le mille e una notte” e Keith Haring con “Big Bad Wolf”.
E se non mi sbaglio anche Hannah Hoch dovrebbe aver fatto qualcosa…
A presto
Marta
17 Novembre, 2011 at 11:02
Fantastica la frase “e se provassimo anche noi a spingerci più in la…”
Si, Si, concordo con te, è necessario dare una botta di vita a questo mondo così legato ancora legato a dei cliché classici. C’è bisogno di una sferzata di novità .
Bisogna che gli illustratori sappiano staccarsi dalla paura del “bello” e che gli editori capiscano quanta fantasia ci può essere nelle mani di un artista…
17 Novembre, 2011 at 11:30
Cara Anna vorrei segnalare il fotografo Tim Walker (www.timwalkerphotography.com)
Nel suo lavoro attinge a piene mani dal repertorio fiabesco che rielabora attraverso il suo personale linguaggio, talvolta spingendosi verso la citazione altre volte ricorrendo all’evocazione…
A presto
Rossana
17 Novembre, 2011 at 14:15
Grazie !
Meraviglioso (soprattutto Kiki Smith).
17 Novembre, 2011 at 16:58
Grazie…bellisssimo questo collegamento con l’arte contemporanea…ma Alice di Pat Andrea (non conoscevo!) mi ricorda tanto Alice che “cresce” della Dautremer Rebecca…no?gattacicova!:P…
17 Novembre, 2011 at 17:29
…bellissime immagini Anna,
lavoro da tanti anni nel campo dell’arte contemporanea, da meno nel campo dell’illustrazione…ma sono fermamente convinta che la demarcazione tra le discipline si assottigli sempre più.
Hannah Hoch, in realtà ha illustrato un unico picture-book e nessuna favola che mi risulti.
Si tratta di un’opera a tratti aspra, a tratti tagliente, a tratti delicata ed amorevole,
con una tavolazza ricca di colori, ma dove il nero e i toni del grigio non vengono mai a mancare. E’ un albo fortemente ispirato e traboccante innovazione (siamo nel 1945!).E’un albo ancora fortemente “contemporaneo”.
Ecco le indicazioni:
Hannah Höch, Picture Book, Berlin, The Green Box Kunst Editionen, 2010.
un caro saluto a tutti,
Daniela Iride
17 Novembre, 2011 at 17:39
Ahi ahi, vi vedo impraparate sui post passati… (non è grave! :-)
http://www.lefiguredeilibri.com/2011/04/27/hannah-hoch-picture-book-1945/
Stasera appena ho tempo cerco gli altri atristi di cui mi avete parlato.
17 Novembre, 2011 at 20:43
Mimmo Paladino ha fatto una serie di tavole su pinocchio
(il libro edito da Papiro edizioni di Giorgio Negro è illustrato da Mimmo Paladino)
Una piccola osservazione, un refuso: Maurizio Cattelan invece che Cattalan
Ciao e grazie!
m
18 Novembre, 2011 at 9:22
Grazie Marco, ho corretto.
Stasera aggiorno il post.
18 Novembre, 2011 at 9:49
Cara Anna,scusami se approfitto ancora del tuo spazio ma l’argomento che hai proposto è uno dei miei preferiti.
A proposito di artisti e fiabe vorrei segnalare un libro che ho acquistato un paio di anni addietro.
L’autrice è l’artista coreana Suzy Lee e l’opera un sorprendente “Alice in Wonderland” (stampato in Italia da Maurizio Corraini s.r.l.).
La storia si racconta attraverso la complicità di disegno e fotografia,ci trascina tra opere d’arte e luoghi domestici, anima oggetti quotidiani e la realtà come l’illusione giocano attraverso un raffinato equilibrio tra luce e ombra.
Non so se si capisce ma io l’adoro, mi piace trovarmi davanti ad una versione completamente diversa di ciò che già conosco.
Grazie ancora.
Rossana
18 Novembre, 2011 at 13:53
Tanti di questi esempi sembrano soltanto gioki ironici, pochi (Kiki Smith, Hockney) sembrano crederci veramente nel recconto che stanno illustrrando. Peccato.
Martin
18 Novembre, 2011 at 14:03
Io non ho la stessa sensazione Martin. Forse capisco quello che vuoi dire riferito a William Wegman, e forse è un po’ “furba” la biancaneve fotografata con bambini a carico (però è simpatica come idea). Gli altri li sento autentici.
Sapete che sta per uscire una Biancaneve recitata da Julia Roberts? Dal poco che si vede nella presentazione uno schifo totale, il peggio del peggio del kitsch disneyano.
http://www.dailymail.co.uk/tvshowbiz/article-2046339/Julia-Roberts-Snow-White-photos-New-stills-upcoming-movie.html
@ Grazie Rossana per la segnalazione. La Lee è una grandissima.
18 Novembre, 2011 at 14:53
Anna, mi perdonerai se anche questo è già pubblicato sui tuoi post, ma è meglio ripeterci che perdere degli spunti interessanti, mi è venuto in mente lo stra-ordinario lavoro di Su Blackwell, s.v. Alice in Wonderland e altre sue suggestioni fiabeschi.
Ma se vogliamo davvero spingerci più in là dobbiamo andare a vedere la complessa, ludica e poetica opera-installazione Casino, incentrata sul personaggio di Pinocchio, della grande artista contemporanea Annette Messager.
Anche l’immaginario di Pipilotti Rist, è un immaginario fiabesco,per citare una delle sue opere, mi viene in mente il film Peperminta.
grazie della condivione,
a presto,
Daniela
22 Febbraio, 2012 at 11:23
sono cresciuta con gli occhi pieni d’immagini bellissime che accompagnavano i libri di fiabe. a mio parere l’illustrazione per bambini non deve soddisfare un gusto concettuale dell’adulto, ma rispettare il mondo immaginifico spesso classico del piccolo. l’illustrazione dovrebbe illustrare, non interpretare.
20 Luglio, 2016 at 18:35
Layezee Bonnel Sprung Marssett- for a decent nights sleep at last , Sphene Two Colour Woven Throw – to make my tired furniture some class and a Medium Cut Nordman Fir Real Christmas Tree – wanted a real tree again for so many years, not had one since I was a kid !