Come pubblicare il primo album illustrato

1 Maggio, 2011

E’ da tanto che volevo fare questo post e ora ci provo.
Già nella categoria: Il primo libro, illustratori raccontano, potete leggere qualche esperienza di come si pubblica il primo libro, io provo ad aggiungere qualche consiglio, basato sulla mia esperienza.
Partiamo dal presupposto che il vostro lavoro sia buono, maturo per una pubblicazione.
Questo significa che sapete  pensare le vostre illustrazioni all’interno di un libro, e che le vostre immagini e i vostri testi hanno un linguaggio che è quello dell’illustrazione contemporanea, che fate cose originali e non copie di qualche grande illustratore. Ora si tratta di far sì che qualche editore si accorga di voi.

lefiguredeilibri.Sergio_Ruzzier

Sergio Ruzzier, disegno preparatorio del libro Tweak Tweak, Clarion Books

Per pubblicare un libro, il vostro lavoro deve arrivare davanti agli occhi di un editore. Come?
-per conoscenze
-per invio materiale
-per appuntamento in Fiera

PER CONOSCENZE:
– Il mio primo editore, un piccolo editore genovese, lo contattai tramite un’amica che lo conosceva e che mi portò da lui. E’ bene avere amici.
-E’ bene frequentare corsi, incontri, librerie, biblioteche della vostra città e farvi una cerchia di amici che abbiano la vostra stessa passione, questo è un consiglio che va al di là di una possibile pubblicazione.
– Il look musone-introverso non si addice al mondo dell’illustrazione, che, salvo ombrose eccezioni, è un mondo friendly – come lo definì una volta Carll Cneut: sorridete!
– Abbiate sempre rispetto delle persone che incontrate, del loro tempo, delle loro conoscenze.
– Siate modesti.
– Siate curiosi.
– Parlate dei vostri progetti e dei vostri desideri (gli altri non sono indovini).
– Siate educati.

Non faccio nomi, ma una volta, durante un incontro pubblico, ho presentato un giovane e talentuoso illustratore a un importante editore spagnolo. Il giovane in questione (forse per scarsa educazione, forse per timidezza?) ha dato la mano mollemente, non ha sorriso, ha biscicato un Salve. L’editore, molto gentile, gli ha chiesto se era un illustratore. Il giovane ha risposto Sì e non ha aggiunto altro. Una regola di galateo di base: se vi presentano qualcuno, sorridete e cercate di spiccicare qualche parola, anche semplice: Sono Cosimo Franceschini, è un piacere conoscerla. Se un editore ha la gentilezza di indirizzarvi una domanda, non rispondete a monosillabi, please!

StoryBallerine

AnnaCastagnoli

Qui sopra lo storyboard e l’originale di una prima versione di un mio progetto per la OQO

PER INVIO MATERIALE:
– Inviare, per posta o via mail, le fotocopie dei vostri disegni (mai gli originali), i vostri testi o i vostri progetti, non è mai tempo perso. E’ un lavoro faticoso, e anche abbastanza dispendioso, ma ne vale la pena. Nessuno vi ruberà nulla e gli editori, sia grandi che piccoli, guardano sempre il materiale che arriva. Se è buono, vi assicuro che vi contatteranno (nell’arco di 6 mesi circa), se non vi contattano, non è detto che il vostro lavoro non sia buono, può essere che non sia adatto a quell’editore o che sia arrivato nel momento sbagliato. Ogni editore, di solito, scrive sul suo sito con che modalità vuole essere contattato. Studiate i gusti della vostra preda!
– Una decina/quindicina di immagini, basteranno. Fotocopiate su buona carta e con colori fedeli, tutte dello stesso formato, possibilmente. Se via mail, fate un pdf leggero.

– Se avete un progetto è meglio, ma non è indispensabile. Un progetto (storyboard in bianco e nero più tre o quattro tavole definitive) dimostra che sapete già muovervi all’interno di un libro.

Lo storyboard:
Molti mi chiedono come deve essere uno storyboard. Tutto su una pagina, su più pagine legate insieme come un prototipo di libro, con le vignette piccole, con le vignette grandi, in bianco e nero o a colori… fate come preferite, non è importante. Il compito dello storyboard è quello di far capire all’editore la vostra idea. Non deve essere un capolavoro, deve essere pratico.

– Cercate di non dimenticare di scrivere il vostro nome, la vostra mail, il vostro telefono, sui pdf, sui cd, sui fogli e sui documenti word che inviate (mi hanno detto che capita spesso). Non stampate mai, però, il vostro nome sull’immagine, mettetelo a lato, o sotto. Non aggiungete commenti alle immagini: se non hanno un testo, devono poter parlare da sole.
– Allegate un CV.
– Cercate di pensare che l’editore deve poi stoccare il vostro materiale: non inviate scatoloni, tubi, fogli giganti.
– Siate eleganti, sobri, professionali.
– Mi raccomando, scegliete gli editori che pensate possano essere interessati al vostro stile: non inviate a casaccio.

Le parole per presentare il vostro lavoro dovete trovarle voi. Siate sintetici, ma esaustivi, presentatevi in poche righe e se avete uno o più progetti, riassumeteli in altrettante poche righe. Non raccontate tutta la vostra vita! E non fate errori di ortografia, soprattutto se vi proponete come autori (può capitare, ed è brutto). Ho notato che gli accenti sono spesso un terreno arduo…
L’accento è acuto su: perché, né l’uno né l’altro, il sé
Grave su:  è (verbo essere), cioè, egli dà (verbo dare)
Non c’è accento su: io do (verbo dare), se stesso, se io fossi…
Qui trovate una tabella riassuntiva.

Esempi di lettere di accompagnamento:

Gentile Redazione,
sono Cosimo Franceschini, autore e illustratore. Mi permetto di sottoporre alla vostra attenzione il mio lavoro nella speranza di una possibile collaborazione. Allego a questa lettera alcune immagini e due testi inediti. A questo indirizzo web potrete visionare altri lavori: www.franceschinicosimo.blogspot.com

Vi ringrazio per l’attenzione e porgo i miei più cordiali saluti,
Cosimo Franceschini
tel: 0107978437
mail: franceschini@gmail.com


Gentile Editore Pincopallo,
sono Manuela Franceschini, illustratrice. Mi permetto di sottoporre alla sua attenzione un progetto dal titolo : “Quando nevica tutto è bianco”. L’album, di 24 pagine quasi completamente bianche, è senza testo. In ogni pagina, in basso a destra, un bambino fa crescere un omino di neve, nell’ultima pagina, omino e bambino se ne vanno insieme. Le allego lo story-board e tre  tavole definitive. Spero possa interessarvi, ho una grande ammirazione per il vostro catalogo.

Vi ringrazio per l’attenzione,
un saluto cordiale,
Manuela Franceschini
www.manuelablogspot.com
tel: 052797943
mail: manuela.franceschini@hotmail.com

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Antonio Marinoni, storyboard per l’Ora Blu, Topipittori.

PER CONTATTO SU SALONI E FIERE:
Quest’anno, molti di voi si sono buttati, altri hanno preferito aspettare di essere un po’ più maturi. I contatti sui saloni e sulle fiere si possono prendere previamente via mail o direttamente in loco. Gli incontri in Fiera possono portare contratti o no;  in ogni caso, si tradurranno in consigli preziosi, critiche da ascoltare per crescere e possibili future amicizie.
Capita spesso che editori entusiasti, che vi promettono mari e monti, spariscono in un silenzio impenetrabile dopo la Fiera. Fatevi sotto di nuovo. Non sempre, ma a volte funziona.
Io contattai OQO direttamente al Salone di Bologna. Mi dissero che erano molto interessati e di spedire loro del materiale. Lo feci (non dimenticatevene, se vi dicono di farlo). Mi risposero via mail che erano molto interessati. Ne fui entusiasta. Poi non scrissero più. Io lasciai passare due mesi, pensando che mi avevano dimenticata (viva la sicurezza in se stessi…). Dopo due mesi, osai riscrivere timidamente e loro mi inviarono subito un testo: El caballero Pepino. Non sparite nell’ombra al primo silenzio (ma non siate neppure invadenti! In medio stat virtus).

Come proporsi, cosa dire, durante il colloquio con l’editore? Leggete qui e qui.

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Susanne Janssen, storyboard per Hansel e Gretel, edizioni Etre

gretel

BLOG E SITI:

Molti grandissimi illustratori non hanno né sito né blog. Voi fatevene uno. Blog o sito che sia, leggete questo post in cui gli editori Topipittori spiegano cosa è un sito ben fatto e quanto è importante averne uno. Se non avete i mezzi per un sito, aprite un blog con blogger.com, è semplice e gratuito. Scegliete preferibilmente un fondo bianco.
Di tutti i vincitori della Mostra Illustratori di Bologna di quest’anno, la metà non aveva un sito e non mi è stato possibile scoprire qualcosa di più di loro (immagino che anche molti editori avranno avuto lo stesso problema).

CONSIGLI IN GENERALE:
– Partecipate ai concorsi!
– Ogni pentola ha il suo coperchio. Se ci credete e vi impegnate, troverete il vostro editore, ci vuole pazienza, a volte anni. Chi la dura la vince.
– Ci sono tante piccole realtà nella vostra città e provincia che necessitano illustratori. Gratuitamente o a pagamento, datevi da fare per lavorare all’interno della vostra realtà geografica.
– Restate in contatto tra voi, create gruppi di lettura, inventatevi dei modi per stare insieme e non isolarvi (tendenza che molti illustratori hanno, me inclusa).
– Seguite i blog, i siti che parlano di illustrazione. Passate le ore in biblioteca e libreria, imparate a conoscere i cataloghi degli editori.
– Puntate in alto, ma siate umili: iniziare da qualche piccolo editore locale, anche mal pagati, è comunque un inizio: potete accettare di fare un libro senza prendere l’anticipo sui diritti (vedrete i soldi l’anno dopo), o a forfait non troppo alti (1500/2000 euro è il minimo sindacale). MA NON PAGATE MAI PER ESSERE PUBBLICATI, di solito sono piccoli e furbastri editori a chiederlo, passate oltre.

Forse può interessarvi anche:
Lo storyboard, numero pagine
Lo storyboard, impaginazione
Lo storyboard, il formato
Lo storyboard, ritmo e movimento

I diritti di questo post sono riservati (come tutto il materiale del blog), se per caso volete citare dei brani, scrivetemi previamente. Grazie.

44 Risposte per “Come pubblicare il primo album illustrato”

  1. 1 giovanna
    2 Maggio, 2011 at 7:35

    Perfetto. Non cambierei una sillaba.
    Cos’altro aggiungere, se non “Seguite i consigli di Anna!”?

  2. 2 Fi
    2 Maggio, 2011 at 9:26

    Grazie, grazie, grazie!
    Io non sono pronta per questo passo, ma metto subito nel mio archivio questo preziosissimo post!

  3. 3 Laura
    2 Maggio, 2011 at 9:40

    Ciao Anna, grazie per questo post prezioso. Lo linko su fb, come faccio spesso con i tuoi post. Ti avevo fatto una domanda, non so se sia un caso ma comunque sia questo articolo è una risposta molto esauriente :-)

  4. 4 giulia
    2 Maggio, 2011 at 9:45

    wow… preziosissimi consigli!
    soprattutto ora che ne sto iniziando un altro.. ;)

  5. 5 Ila
    2 Maggio, 2011 at 11:39

    Post utilissimo e ben fatto… come sempre!
    Utile a chi comincia, utile anche a chi ha già cominciato… (i ripassi fanno sempre bene! ;) )

    Un abbraccio

    Ila

  6. 6 serena
    2 Maggio, 2011 at 12:27

    ma questo non è un post
    è una meraviglia un miracolo non so
    cosa faccio?
    lo stampo ingrandito e ci ricopro i muri di casa per rileggerlo ogni giorno

  7. 7 Rossana B.
    2 Maggio, 2011 at 12:55

    Utile e interessante come sempre, grazie Anna.
    Ora so che sto seguendo la strada giusta devo solo ancora capire a quale campanello citofonare, al posto giusto, nel momento giusto :)

  8. 8 Anna Castagnoli
    2 Maggio, 2011 at 18:33

    Mi fa piacere vi sia piaciuto il post!
    Vorrei aggiungere una cosa, ma forse fa già parte della Seconda Puntata: “La collaborazione con l’editore”…- Quando poi iniziate a lavorare sul primo libro, ricordatevi che avete il diritto di controllare ogni dettaglio del libro, fino alla maquette definitiva. Un buon editore non sposta neanche una virgola senza chiedervi il permesso..

  9. 9 giulia
    2 Maggio, 2011 at 19:09

    si, questo post mi piace davvero tanto, dopo un po’ che ci si arrugginisce non andando più a corsi di illustrazione… questi super memo fanno pensare e fanno venire voglia di mettersi d’impegno! :)

  10. 10 Astera
    2 Maggio, 2011 at 19:17

    Sono strabiliata dalla quantita’ di informazioni essenziali, dalle risposte a domande che ancora non avevo formulato, dalla simpatia ed entusiasmo che trasmetti nei tuoi posts.
    Non so se cerchero’ mai di pubblicare alcunche’, ma se un giorno mi decidessi, queste pagine saranno di grande aiuto, come un faro nella notte, e supporto emotivo. Grazie mille!

  11. 11 Emiliana
    2 Maggio, 2011 at 19:51

    Grazie, sei preziosa, per tutto quello che condividi con noi…la tua passione viene fuori dallo schermo del pc!!!!….

  12. 12 Anna Castagnoli
    2 Maggio, 2011 at 22:27

    E’ che quando ho iniziato io non c’erano ancora tanti blog ricchi di informazioni… tutte le info che ho raccolto negli anni, testata contro muro dopo testata…, mi sembra uno spreco tenermele per me. :)

  13. 13 Arianna
    3 Maggio, 2011 at 9:44

    Grande Anna!
    GRAZIE!

  14. 14 Sara
    3 Maggio, 2011 at 9:54

    Bello questo post dai consigli preziosi… complimenti Anna!
    Ho inviato poche volte materiale per e-mail e lascio immaginare come allegavo le immagini. Seguirò tutti i consigli!

  15. 15 simona
    3 Maggio, 2011 at 10:47

    Grazie per questi consigli!
    Volevo chiederti una cosa in più.
    C’è una cosa che non ho mai fatto inviando i miei progetti libro agli editori: non ho mai allegato il CV.
    Se è necessario volevo chiederti: mettere solo quello che nella nostra vita abbiamo fatto nell’ambito dell’illustrazione editoriale,mettere tutto ciò che riguarda il disegno o altro? Non ho molta dimestichezza e non ho un buon rapporto con i curricula mi sembra di farli sempre in modo inadeguato.
    Grazie mille !!

  16. 16 Anna Castagnoli
    3 Maggio, 2011 at 11:17

    Simona cara di solito si mette quello che è inerente al lavoro che cerchi, ma nel caso dell’illustrazione, che è un mondo di matti, se hai fato qualcosa di simpatico, mettilo. Io mettevo sempre che avevo lavorato in teatro e sui trampoli.

  17. 17 oscar
    3 Maggio, 2011 at 13:44

    …friendly è vero! l’ho sperimentato personalmente e confermo…che fatica però se niente niente si è leggermente con l’animo a-sociale! ;-)
    io avrei un suggerimento: troverei delle alternative al “…mi permetto di sottoporre alla vostra attenzione…”
    la mia formula è: ..”.voglia considerare la mia disponibilità a collaborare con la sua casa editrice…”
    troppo forte?
    sarà per quello che nessuno ancora mi ha risposto? ;-)

  18. 18 Anna Castagnoli
    3 Maggio, 2011 at 14:01

    Non so, forse va bene. A me sembra un po’ “io sono disponibile a lavorare per voi”, fatto cadere dall’alto, quando invece, il messaggio subliminale è: “vi supplico, vorreste degnarmi della vostra clemente considerazione?! Mi accontento anche di una ciotola di riso”. :)

  19. 19 oscar
    3 Maggio, 2011 at 14:03

    :-)))

  20. 20 Lisa
    3 Maggio, 2011 at 14:59

    Trovo importante quello che dici riguardo al sito o blog. Io, personalmente, valuterei entrambi: blog per metterci dentro di tutto e di più: illustrazioni, foto, viaggi, bozzetti, testi, progetti…: una sorta di diario che rispecchia un pò quello che siamo e sul quale “appiccicare” tutto quello che ci piace! Il sito, invece, lo trovo adatto per il portfolio professionale: la cartellina dei nostri lavori migliori.
    Grazie ancora per i preziosissimi consigli!

  21. 21 Anna Castagnoli
    3 Maggio, 2011 at 15:46

    Sì Lisa, sono d’accordo, però ricordatevi che anche il blog/pagina facebook/ etc sono luoghi pubblici e visitati da chi ci deve dare un lavoro. Blog troppo personali con foto di gatti, viaggi e umori dei loro propietari, a me hanno sempre dato la sensazione di dilettantesco. Se guardi blog di autori noti, come Auladell, Alemagna, etc, sono sì personali, ma sempre per un pubblico professionale…

  22. 22 Manuelina
    3 Maggio, 2011 at 18:34

    Anna che dire… sei una persona meravigliosa e generosa a prodigarti per condividere queste utili informazioni che noi porelli alle primne armi ci sbattiamo a cercare con pochi esiti positivi. Per questo ringrazio che ci sei te!!
    Ti volevo anche chiedere una cosa, forse ingenua: come mai alla fiera di Bologna tani richiedevano il catalogo di ogni casa editrice? a cosa serve? Grazie a prestoooo!!

  23. 23 Anna Castagnoli
    3 Maggio, 2011 at 22:45

    Forse serve a conoscere la preda?!

  24. 24 Lisa
    4 Maggio, 2011 at 9:18

    Anna sono sicuramente d’accordo con te, oltre ai blog degli autori noti che hai già citato io trovo molto ben fatto, ad esempio, quello di Ana Ventura (http://www.papeisportodolado.blogspot.com), è sì professionale, ma anche molto personale, con molta naturalezza è possibile comunicare la nostra espressione artistica anche mettendo a fuoco piccoli e semplici aspetti di vita quotidiana (lavorativa e non) che sono, sempre, fonte d’ispirazione per le nostre creazioni.

  25. 25 Chiara C.
    4 Maggio, 2011 at 9:27

    Riesci sempre a farmi sbellicare dalle risate…la storia della ciotola di riso è da piegarsi in due, ma rappresenta perfettamente la nostra tragicomica posizione rispetto all’editore … esempio ne sono le interminabili file presso gli stand in fiera dove spesso si è costretti a bivaccare in terra (sempre in fila per non perdere il posto) perdendo anche l’ultima briciola di dignità. Ma è il prezzo da pagare per raggiungere il sogno: essere un illustratore.
    Grazie Anna per i sempre preziosi consigli e per continuare a tenere aperta questa finestra sul mondo dell’illustrazione che per noi sconosciuti rappresenta “un gancio in mezzo al cielo” (come cantava Baglioni).
    Ciao

  26. 26 Gaia
    4 Maggio, 2011 at 13:02

    Gentile Anna,

    ho visto che Einaudi Ragazzi (con Emme Edizioni e Edizioni EL) compare tra gli editori che non visionano i lavori alle fiere. Effettivamente è vero. Per due motivi: alle fiere le nostre attenzioni e i nostri sforzi maggiori sono rivolti alla compravendita di diritti. Solo all’ultima fiera di Bologna abbiamo avuto circa 130 appuntamenti con clienti esteri (da aggiungere poi quelli extra, fissati in loco). Poi, a Bologna, molto tempo è dedicato, ovviamente, alle relazioni con gli autori, gli illustratori che già lavorano con noi che magari conosciamo finalmente di persona (!), con i librai, i bibliotecari, gli agenti, gli insegnanti. Insomma il mondo di professionisti che ogni giorno lavora con noi e i nostri libri.
    Secondariamente, ma non di minore importanza, il fatto che la visione dei lavori degli illustratori è cosa che preferiamo fare in maniera tranquilla e obiettiva in ufficio, visionando i portfolio via mail, internet o carta.
    Mi fa piacere garantire in questa sede tanto giustamente amata dagli illustratori, che TUTTI gli invii vengono presi in esame e questo è bene per chi manda ma anche per chi riceve (noi) perché essere sempre alla ricerca di nuovi talenti o collaboratori è segno di vita per una casa editrice. C’è chi rinnova di più, chi di meno. Ma questo dipende da tanti fattori legati al catalogo, al numero di novità, alla politica editoriale.
    Un’aggiunta tecnica: noi preferiamo ricevere via mail il link al sito (o al blog) dell’illustratore: è facile da “archiviare”, è leggero, veloce e pratico da visionare, ecologico! In alternativa, in caso di assenza di sito o blog, l’invio via mail di immagini in bassa risoluzione.

    Un saluto e buon lavoro a tutti!
    Gaia Stock

  27. 27 rosalba
    14 Maggio, 2011 at 15:40

    grazie
    sei veramente una persona rara e generosa
    grazie ancora

  28. 28 alessandro
    21 Maggio, 2011 at 0:51

    Splendido articolo!
    A proposito di bei blog: per me sono quelli dove puoi trovare soprattutto letture, saperi, materiali.
    Se poi il blog è sempre aggiornato, se ci trovi segnalazioni di appuntamenti, se ha persino il forum, se sul forum ci scrivono in tanti, se questo fa venire voglia di scrivere anche a te…
    allora è proprio un bel posto!
    grazie

  29. 29 Roberto Gadotti
    17 Giugno, 2011 at 11:33

    Grazie degli ottimi consigli.
    E’ un pò presto, ma spero per il futuro di poterli sfruttare al meglio.

  30. 30 simona
    19 Novembre, 2011 at 19:02

    post bellissimo e utilissimo, come tutto il blog.
    Leggerlo mi ha reso solo un po’ più depressa, perchè mi rendo conto che con il mio carattere molto chiuso ed insicuro non riuscirò mai a fare un colloquio con un editore! Maledizione! é__è

  31. 31 Anna Castagnoli
    19 Novembre, 2011 at 19:30

    Simona cara, quanti anni hai? Magari l’insicurezza passa.
    Il lavoro è lavoro. Conosco comunque illustratrici timidissime (ma davvero timidissime) che oggi sono grandi illustratrici. Se sei timida cerca di compensare con il talento, invia le tue cose per posta e vedrai che una strada la trovi.

  32. 32 simona
    20 Novembre, 2011 at 22:45

    Lo spero tanto..di anni ne ho pochi diciamo..23 e ancora studio..la strada è lunga lo so…e sembra molto molto difficile! i consigli che si trovano in rete sui blog come il tuo di certo sono utilissimi! grazie mille e speriamo bene :)

  33. 33 Noemi
    4 Settembre, 2012 at 23:59

    Finalmente ho trovato le risposte che cercavo, io spero di riuscire a diventare un’illustratrice ed autrice e leggere post come questo è veramente molto importante per me, quindi grazie mille!

  34. 34 Anna Castagnoli
    5 Settembre, 2012 at 8:41

    In bocca al lupo Noemi!

  35. 35 lea
    25 Novembre, 2012 at 19:48

    Grazie mille per questo post… devo proprio dire che sarà il mio tesssssssssssoro e come hanno fatto altri, lo salvo subito tra i preferiti!
    :)

  36. 36 Anna Castagnoli
    26 Novembre, 2012 at 0:20

    Grasssie Lea!

  37. 37 sonsenzansie
    17 Ottobre, 2013 at 10:11

    Ciao Anna,
    ho letto questo post mille e mille volte ancora…grazie!
    Finalmente quest’anno presenterò qualche progetto editoriale alla Fiera di Bologna e a qualche editore via mail, ma senza questi preziosi consigli lo strafalcione era inevitabile!
    il tuo blog è la mia bibbia :)

  38. 38 francesca
    16 Novembre, 2013 at 20:58

    ciao anna! è stato molto interessante e d’aiuto questo tuo post,una sola domanda: se le immagini che vorresti presentare ad una casa editrice sono già pubblicate ,ad esempio su di una pagina di facebook ,non sono piu’ considerate inedite?

  39. 39 Anna Castagnoli
    16 Novembre, 2013 at 22:23

    Francesca, ciao: certo che sono ancora inedite.

  40. 40 Elena
    9 Giugno, 2015 at 21:48

    Buona sera Anna,

    esiste un periodo dell’anno migliore (e peggiore) per inviare del materiale agli editori?

    Bellissimo il suo blog!!!

  41. 41 Anna Castagnoli
    9 Giugno, 2015 at 23:32

    Elena cara, non le so dire.
    magari non d’estate per le vacanze eventuali, e magari non a cavallo dei Saloni del libro, periodi in cui gli editori lavorano moltissimo.

  42. 42 Emilio
    10 Gennaio, 2020 at 22:48

    Ma chi è scrittore e non disegnatore come può fare?
    Io sto scrivendo molto ma far fare i disegni costa molto…

  43. 43 Anna Castagnoli
    14 Gennaio, 2020 at 16:50

    Emilio, buongiorno: ci pensano gli editori a mettere insieme un racconto e le sue illustrazioni.
    Uno scrittore deve solo inviare i suoi testi completi e editori che pensa possano essere interessati a quel tipo di testo, poi loro, se pensano che il testo sia valido, cercano un illustratore o illustratrice. ;-)

  44. 44 Manuela
    21 Giugno, 2021 at 14:27

    Ciao Anna, ho da poco cocluso le mie prime tavole illustrate, utilizzando Procreate. Ho comprato il tuo libro mesi fa e devo dire che mi è stato di grande utilità. Adesso però avrei un consiglio da chiederti. Una volta finite lw tavole la parte testuale dell’albo posso inserirla direttamente utilizzandolo Procreate o devo utilizzare un altro programma?