Pablo Auladell: il mio primo libro

9 Luglio, 2009

Pablo Auladell, uno dei più grandi illustratori spagnoli, ci racconta gli esordi della sua carriera, prima come fumettista, poi come illustratore di libri per bambini.

pabloauladell
Dal blog: Quadreni di bozzetti di Pablo Auladell

Nel mio caso, è stato fondamentale prendere contatti con l’APIV (Associazioni Illustratori Valencia) e conoscere qualche illustratore della mia età già professionista. Grazie a questo ho potuto rompere l’isolamento e la ignoranza che mi imprigionavano nella mia piccola città di mare. Osservai come preparavano tutto, in particolare i book che presentavano ai clienti. Imparai tante cose. Fino a quel momento avevo disegnato per disegnare, senza pensare, avevo vinto qualche concorso di quelli che organizzano i comuni per spendere i budget destinati alla gioventù. Presto mi resi conto che dovevo stabilire un obiettivo molto concreto e lavorare sodo per raggiungerlo.
In quegli anni, fine anni novanta, l’Istituto della gioventù (injuve) stabilì vari premi in diversi campi (fumetto, illustrazione, fotografia, musica..). Erano premi molto incoraggianti per gli autori, perché l’injuve era riuscito a fare del premio un premio  prestigioso, la cosa più importante era che c’era la collaborazione degli editori, che si prendevano in carico le spese di produzione della prima opera che pubblicavano al giovane autore. Destinai tutte le mie forze per raggiungere quell’obiettivo. Era un periodo nel quale non c’erano molti altri modi per pubblicare fumetto, e con questo premio vidi l’opportunità d’accedere agli Editori chiamati indipendenti che in quel momento stavano nascendo ed erano quelli più interessati nel Certamen.
Nel 2000 vinsi il Premio di fumetto, ed effettivamente, l’editore Francisco Camarasa, delle edizioni De Ponent, mi offrì la possibilità di editare un albo. Gli presentai tre progetti: un fumetto a colori di nome Circe, del quale avevo solo i bozzetti in forma di storyboard; una prima versione di quello che poi sarebbe stato La Torre Bianca, anche questo a colori (questo già finito); ed un progetto meno lavorato El camino del titiritero (Il cammino del burattinaio) che doveva essere realizzato con tonalità acquarellate di grigi. Lui considerò questo ultimo come il più interessante, ed idoneo per alla collezione, che era solo di fumetti in bianco e nero.

camino_titiritero_auladell1El camino del titiritero, Pablo Auladell, Edizioni De Ponent 2001

Mi misi al lavoro e finì il fumetto in tre o quattro mesi (in quel periodo lavoravo anche in un gruppo d’illustratori dell’università di Alicante, facendo un corso di spagnolo online per stranieri). La cosa riuscì abbastanza bene, ci furono buone critiche e una nomination come autore esordiente nella Fiera del Fumetto di Barcellona. Anche se l’edizione del fumetto lascia, a mio parere, molto da ridire, soprattutto per colpa mia. No feci caso al tipo di carta ne alla stampa e realizzai il fumetto con colori diluiti di tinta china che in stampa rimasero spenti e con un effetto da fotocopia.
Allora cominciai a provare anche nel mondo della letteratura infantile e giovanile. Ricordo che le prime cose che ho mostrato all’editore Antonio Ventura di Anaya, non gli piacquero per niente.

mar_de_sabanas_auladellMar de sabanas, Pablo Albo e Pablo Auladell, Anaya 2003

Anche se mi sentì ferito e altero, poi gli diedi ragione: non avevo capito niente di quello che significava illustrare. Così cominciai a riflettere di più, a guardare con attenzione il lavoro degli altri, e solo così imparai a guardare il mio proprio lavoro. E credo di aver preso il cammino giusto. Mi presentai con Pablo Albo (autore)  al premio “Ciudad de Alicante†e vincemmo con Mar de sabanas (Mare di lenzuola). Antonio Ventura adesso mi pubblicava il primo albo illustrato, e da qual giorno mi ha affidato vari incarichi che sono stati molto importanti per la mia carriera.

Traduzione di Ermisenda Soy

2 Risposte per “Pablo Auladell: il mio primo libro”

  1. 1 papepi
    13 Luglio, 2009 at 7:55

    complimenti Anna.. il tuo blog è una continua rivelazione

  2. 2 Tullio
    13 Luglio, 2009 at 21:54

    Grazie Pablo
    purtroppo conosco poco il tuo lavoro ma le tue parole sono assai preziose.

    Anna grazie, ovviamente, anche a te.