Archivio per Marzo, 2008

Fiera del libro di Bologna 2008, arrivo!

30 Marzo, 2008

La Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna è un crocevia, un borbottio, una piazza, un panino con un amico seduti per terra davanti a un cielo quadrato, bolle di silenzio, carrellini a ruote, biglietti da visita che scivolano di mano in mano come pegni segreti e libri e libri e libri, figure, salti acrobatici di sinapsi sul tendone a stelle blu di un tendone di carta… Ci vediamo al mio ritorno con mille novità!…

Gli antenati dei Picture books, di Paolo Canton. parte III

26 Marzo, 2008

L’evoluzione della tecnica xilografica è stata rapida, e ha subito una brusca accelerazione all’arrivo della stampa in Italia. Ma non chiedetemi perché: prendetelo come un dato di fatto. Già nel 1499, a Venezia, Aldo Manuzio stampava uno dei più straordinari e misteriosi libri illustrati rinascimentali: l’Hypnerotomachia Poliphili…

Gli antenati dei picture books, di Paolo Canton. parte II

26 Marzo, 2008

Le Favole di Esopo è, insieme alla Bibbia, il libro illustrato con più continuità dall’inizio della storia della stampa. Diversamente dalla Bibbia, però, è di argomento laico e questo ha fatto sì che sia stato anche illustrato con grande diversità e libertà nel corso dei secoli. In conseguenza, possiamo immaginare di tracciare una storia dell’illustrazione attraverso l’indagine di un unico libro, osservandone l’evoluzione attraverso il tempo, le tecniche di riproduzione e gli stili…

Gli antenati dei picture books, di Paolo Canton. parte I

26 Marzo, 2008

Credo sia normale per un editore – ma anche per un autore o un illustratore – domandarsi dove affondino le radici dell’attività che ha intrapreso. Nel mio caso, però, questa legittima domanda si innesta su una tara genetica – la bibliofilia – con risultati sconcertanti. A furia di scavare, infatti, si rischia di finire al buio, oppure dritti dritti nella tana di Belzebu. E, infatti, ci sono finito…

Auguri

22 Marzo, 2008

Buona Pasqua e Buon Purim a tutti! Ci ritroviamo martedì.

Intervista a Beatrice Alemagna

19 Marzo, 2008

eatrice Alemagna, una cosa che colpisce nel tuo lavoro è la libertà espressiva. I tuoi disegni ricordano la libertà dei disegni dei bambini, con le loro armonie così istintive. E’ una libertà conquistata o è una libertà che sei riuscita a conservare dall’infanzia?

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